Il narcisismo di Gustave Courbet



Chissà perché del narcisismo di Courbet se ne parli poco, d’altronde in un’era esibizionista come la nostra potrebbe essere di buon esempio … 
L’unica spiegazione che potrei darmi è il fatto che la cultura ormai sia démodé, altrimenti non si spiegherebbe.
Fatto sta che una parte del fascino di quest’artista sta proprio in questo. 
Nei suoi numerosi autoritratti, che riporto qui sotto, si può ben notare com’egli amasse rappresentarsi in un certo modo, con lo sguardo ieratico, dall’alto in basso, gli occhi spesso persi nel vuoto o qualche volta spalancati in un'espressione scioccante o scioccata… Interessante anche la figura del cane nero presente in due autoritratti giovanili, no, non è Sirius Black, ma chissà se magari avesse un significato recondito nella mente del pittore. Sciagura? Oscurantismo? Satanismo? Zoofilia?
Non saprei. 













Questo ritratto ha un chiaro riferimento ad un autoritratto di Parmigianino, che riporto sotto.


Parmigianino
Autoritratto di Parmigianino



Tutti questi quadri dimostrano, come già detto in precedenza, l'indole narcisistica di Courbet ma non va dimenticato per avere una chiara comprensione del personaggio e delle sue opere che prima di ogni cosa Courbet amava provocare. Non a caso aprì un padaglione costruito da lui stesso, di fronte alla sede del Salon ufficiale e lo intitolò "Du réalisme".
A tal proposito basti citare "L'origine du monde", opera che ha scandalizzato la Francia del Secondo Impero e che in alcuni casi continua ancora a scandalizzare.
L'origine del mondo

E, aggiungerei, anche se non è di Courbet, un'opera ancora più provocatoria di questa: l'origine de la guerre.
L'origine de la guerre

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